Editorial 4 (2019)

· Sabrina Maag – Ursula Reuter-Mayring – Birgit Ulmer ·


PID: http://hdl.handle.net/21.11108/0000-0007-DA4E-D

Um wie viel reicher kann das Leben sein, wenn wir Kulturräume betreten, die uns nicht von Kind an vertraut sind. Das Erlernen einer Sprache ist dazu ein wichtiger Schritt. In dieser Ausgabe präsentieren WissenschaftlerInnen und PraktikerInnen verschiedenste Ansätze und Erfahrungen, die das Zusammenspiel von Körper, Kunst und Sprache in Bezug auf die ‹Eroberung› einer fremden Sprache fruchtbar machen. Es geht dabei z. B. darum, wie die performative Erfahrung des Theaterspielens beim Umgang mit einer fremden Sprache wirkt und gezielt eingesetzt werden kann oder darum, wie mittels sinnlicher Erfahrung und freien, assoziativen Schreibens praktische Sprachkompetenzen innerhalb einer Fremdsprache entwickelt werden können. Die Faszination des ‹Wanderns› zwischen verschiedenen Sprachräumen drückt sich in ganz besonderer Weise und höchstem Maß in der literarischen Übersetzung aus. Franca Janowski zeigt uns in ihrem Beitrag Rainer Maria Rilkes «Weg, durch die Worte anderer seine eigene Sprache bis in die Tiefe auszuloten» (Janowski), indem sie dessen Begegnung mit Leopardi anhand der Übersetzung jenes berühmten Gedichtes, das vor 200 Jahren entstand, L'Infinito, ebenso wie die Überlegungen beider Dichter zum Problem der literarischen Übersetzung überhaupt untersucht. Einblicke in einen Kultur- und Sprachraum innerhalb der Vielfalt Siziliens bietet schließlich Lisa Bachis mit ihrem Beitrag über das Leben der Juden in Taormina seit der Antike.
Drei zeitgenössische italienische Dichter eröffnen als Literarische Stimmen / Voci letterarie poetische Räume, die nicht nur zu erlesen sondern auch zu ‹erfahren› sind, greift ihre Lyrik doch zum Teil weit auf sinnlich erschließbare Formen aus: Jacopo Mancabelli und Franco Sepe sowie Davide Rondoni mit einigen Inediti. Silvia Cardini wiederum erfasst und erschafft mit bildnerischen Mitteln Räume, so in ihrer Installation Carte Terrene, aus der sie uns freundlicherweise ein Werk für das Titelbild der Horizonte-Ausgabe 4 (2019) zur Verfügung gestellt hat.
In unserer neuen Rubrik, Miscellanea, berichtet Henrieke Markert über die Wiederentdeckung der Dichterin Dolores Prato und ihres Romans Giù la piazza non c'è nessuno. Außerdem wirft Elettra Stamboulis ein Schlaglicht auf neuere Produktionen italienischer graphic novels. Mit den Rezensionen hoffen wir auch in dieser Ausgabe wieder, sowohl das Interesse des italianistisch-literaturwissenschaftlichen als auch dasjenige des literarischen Lesepublikums wecken zu können: Vorgestellt werden neuere Publikationen zum italienischen Minnesang, zu Futurismus und italienischer science fiction, zu Natalia Ginzburg, zur Biblioteca del Seminario patriarcale di Venezia ebenso wie die Enciclopedia della donna; Lust auf neuere italienische Erzählstimmen machen hoffentlich die rezensierten Werke von Maria Attanasio, Helena Janeczek, Lia Levi oder Francesca Melandri und die Vorstellung der italienischen Literaturzeitschrift Versodove.
Allen AutorInnen gilt unser herzlicher Dank, ebenso der Künstlerin Silvia Cardini und allen, die wie stets mit ihren Kompetenzen, mit Geduld und Enthusiasmus zu dieser Ausgabe beigetragen haben. Die HerausgeberInnen blicken schon in die Zukunft und nicht ohne Stolz auf ein kleines Jubiläum im kommenden Jahr: fünf Jahre Horizonte — Neue Serie • Nuova Serie …per continuare…
Die Herausgeberinnen.

Quanto può arricchirsi la vita, quando entriamo in aree culturali che non ci sono familiari fin dalla fanciullezza. In questo percorso imparare una lingua rappresenta una tappa importante. Nella presente edizione scienziati e tecnici del settore presentano approcci ed esperienze assai diverse che rendono produttiva l'interazione di corpo, arte e lingua per ciò che concerne la ‹conquista› di una lingua straniera. Si tratta, ad esempio, di quale effetto abbia e di come possa essere applicata l'esperienza performativa della recitazione teatrale nell'impiego di una lingua straniera, oppure di come si possano sviluppare competenze linguistiche a livello pratico nell'ambito di una lingua straniera attraverso l'esperienza sensoriale e la scrittura libera, associativa. Il fascino del ‹muoversi› fra diverse aree linguistiche si esprime in modo molto particolare e a più alto livello nella traduzione letteraria. Nel suo contributo Franca Janowski ci mostra il percorso di Rainer Maria Rilke «durch die Worte anderer seine eigene Sprache bis in die Tiefe auszuloten» (Janowski; ‹per scandagliare la propria lingua fin nel profondo attraverso le parole di altri› (trad. I. M.)), analizzando sia l'incontro dello scrittore tedesco con Leopardi per mezzo della sua traduzione di quel famoso componimento nato 200 anni fa, L'Infinito, sia le riflessioni di entrambi i poeti circa il problema della traduzione letteraria. Infine, con il suo contributo sulla vita degli ebrei a Taormina sin dall'antichità, Lisa Bachis offre impressioni di un'area linguistica e culturale nella ricca varietà della Sicilia.
Tre poeti italiani contemporanei aprono come Literarische Stimmen / Voci letterarie spazi poetici, che sono non solo aprono nuovi mondi attraverso la lettura ma permettono di esplirarli, in quanto la loro lirica riprende in parte forme accessibili sensorialmente: Jacopo Mancabelli e Franco Sepe come anche Davide Rondoni con alcuni Inediti. Silvia Cardini, invece, coglie e crea ambienti con mezzi figurativi, come nell'installazione Carte Terrene, della quale ci ha messo cortesemente a disposizione un'opera per la copertina del nr. 4 di Horizonte (2019).
Nella nuova rubrica Miscellanea Henrieke Markert racconta della riscoperta della poetessa Dolores Prato e del suo romanzo Giù la piazza non c'è nessuno. Inoltre, Elettra Stamboulis mette in luce produzioni più recenti di graphic novel italiane. Con le Recensioni speriamo di poter risvegliare anche in questa edizione tanto l'interesse del pubblico scientifico dell'Italianistica quanto di quello letterario: vengono presentate nuove pubblicazioni sul genere lirico cavalleresco, sul Futurismo e sulla science fiction e la graphic novel italiana, su Natalia Ginzburg, sulla Biblioteca del Seminario patriarcale di Venezia così come sulla Enciclopedia della donna; speriamo stimolino voglia di nuove voci narranti italiane le opere recensite di Maria Attanasio, Helena Janeczek, Lia Levi o Francesca Melandri e la presentazione della rivista letteraria Versodove.
A tutti gli autori e le autrici va il nostro profondo ringraziamento, così come all'artista Silvia Cardini e a tutti coloro che hanno partecipato a questa edizione con le loro competenze, la loro pazienza e il loro entusiasmo. Le editrici guardano già al futuro e non senza orgoglio al piccolo anniversario del prossimo anno: cinque anni Horizonte — Neue Serie • Nuova Serie …per continuare…
Le editrici.