Come far appassionare i nostri studenti alla letteratura contemporanea e all’attività della traduzione dalle lingue romanze al tedesco? Come dare vita ad un progetto didattico che coniughi da un lato la traduzione e dall’altro una riflessione generale sullo scouting letterario, sui meccanismi di transfer, marketing e diffusione del libro?
Il progetto FLÜstern è partito proprio da queste domande, consapevole della ferita comune ai corsi di laurea umanistici: abbiamo un sistema universitario fortemente improntato alla teoria, sia nella metodologia che nella scelta tematica, e ci troviamo di fronte a una richiesta urgente, da parte di studenti e mondo del lavoro, di requisiti pratici («berufsqualifizierend») che possano facilitare l’inserimento nei vari settori lavorativi. Per ovviare a questo problema, nella maggior parte dei corsi di laurea, è stato istituito un cosidetto «Optionalbereich», un bacino extracurriculare nel quale personalizzare il percorso di studi, in base alle preferenze professionali. È proprio all’interno di questo ambito che abbiamo realizzato un progetto task-based dal nome FLÜstern nel quale studenti e docenti, lavorando insieme, si sono occupati per un semestre di quei meccanismi che prevedono la traduzione e l’immissione di un’opera letteraria nel mercato editoriale tedesco.
Di che cosa si tratta esattamente?
Per spiegare il progetto partiamo dalla fine: lo scopo finale, infatti, è stata la pubblicazione di traduzioni in tedesco di brani di opere selezionate da noi docenti, su una piattaforma online, una rivista appositamente creata dal nome FLÜstern. In questo modo, romanzi che non hanno avuto la visibilità che meritano, che non sono stati spinti da correnti pubblicitarie o agenti letterari intraprendenti, hanno potuto trovare un accesso al pubblico germanofono: di tali opere sono stati tradotti alcuni brani significativi, corredati da una scheda sull’autrice/autore. Le studentesse e gli studenti che hanno partecipato a questo progetto studiano una o più lingue romanze e frequentano nel terzo semestre la formazione «Zertifikat für Fachliches und Literarisches Übersetzen», in breve FLÜ: il nome del progetto e della rivista, FLÜstern, contiene l’acronimo del corso di formazione e allo stesso tempo suggerisce l’idea di un trasmettere, sussurrare nuovi titoli al pubblico germanofono.
Il progetto, che ha avuto inizio nell’ottobre del 2022, è diviso in tre fasi consecutive:
- una fase informativa, di approfondimento sul mestiere del traduttore e sul mondo dell’editoria;
- una fase pratica, la traduzione vera e propria svolta singolarmente dagli studenti; infine
- una fase di tipo editoriale, una revisione e discussione delle traduzioni sotto la guida di traduttrici professioniste.
Ci siamo avvalsi nello specifico della collaborazione di traduttrici del calibro di Claudia Hamm per il francese, Ulrike Schimming per l’italiano e Lea Hübner per lo spagnolo e il portoghese. Le traduzioni degli studenti e le interviste effettuate nell’ambito del progetto sono stati infine pubblicati nel luglio 2023 sulla rivista FLÜstern.
Nella prima fase abbiamo previsto un ciclo di conferenze online di esperti del mondo dell’editoria e della traduzione (solo per citare alcuni nomi: Sabine Erbrich della Suhrkamp, Annette Wassermann della Wagenbach, Michael Römling, autore presso Rowohlt e traduttore, Jürgen Jakob Becker del Literarisches Colloquium di Berlino). Le studentesse e gli studenti hanno potuto finalmente conversare con esperti del settore e scambiare opinioni su quali libri vengano tradotti in tedesco, da quali lingue e con quali difficoltà. Ogni referente ha fornito diverse chiavi di lettura del mondo editoriale attuale: post-pandemico e influenzato da eventi come la guerra in Ucraina o dal rinnovato interesse per la letteratura dell’Africa francofona o lusitanofona. Hanno messo accenti diversi sul ruolo dell’agente editoriale, sullo scouting letterario e sui gusti attuali del pubblico di lingua tedesca. Questo ciclo di conferenze e le discussioni che ne sono scaturite sono stati utili anche ai docenti che avevano il compito di scegliere una rosa di testi da tradurre: la scelta, iniziata molto prima, nel luglio 2022, ci ha tenuto impegnate per diversi mesi, anche perché il panorama editoriale delle quattro lingue romanze di riferimento è immenso. Chiaramente non abbiamo voluto e potuto effettuare uno scandagliamento capillare delle nuove uscite: ci siamo orientate prendendo spunto da cataloghi, recensioni, suggerimenti di libraie e librai, consigli di nicchia. Nell’ottobre del 2022 ci siamo inoltre recati alla Fiera del libro di Francoforte e abbiamo parlato direttamente con le case editrici chiedendo quali opere fossero rimaste, nonostante meritevoli, un po’ in ombra. I titoli selezionati sono risultati in tutto circa 60. In base alle preferenze delle studentesse e degli studenti, i testi effettivamente tradotti sono stati rispettivamente dieci per francese, spagnolo e italiano, tre per il portoghese; dunque trentatré opere in tutto hanno avuto una seconda chance di visibilità.
Nella seconda fase del progetto gli studenti hanno lavorato autonomamente alla traduzione di brani dalle suddette opere: il livello linguistico richiesto per partecipare al progetto era una B2+, meglio se C1, dato che i testi presentavano a volte un linguaggio specialistico oppure gergale di difficile interpretazione. È stato proprio questo il momento in cui il passaggio dalla teoria alla prassi della traduzione ha procurato più di una difficoltà: alcune le defezioni, molte le mail incerte di studenti alle prese con il lavoro traduttivo vero e proprio.
I dubbi sono stati accolti e risolti dal lavoro a due con le mentori svolto nella terza fase: si trattava nella maggior parte dei casi di un lavoro necessario perché le traduzioni stilate dalle studentesse e dagli studenti dovevano subire in ogni caso un lavoro di revisione che riguardava il lessico e lo stile, e più in generale il passaggio di senso da una lingua romanza impostata su tutt’altra struttura fraseologica. Il fine era realizzare una traduzione «editoriale» cioè leggibile, fruibile da un pubblico germanofono. Tutto il lavoro di revisione è stato fissato in un portfolio che gli studenti dovevano compilare e che comprendeva 1) le traduzioni svolte autonomamente 2) le varie versioni riviste e corrette assieme alla mentore, 3) una sintesi di riflessione sul lavoro traduttivo per rispondere alla domanda: che cosa ho imparato dal lavoro con la mentore?
Una studentessa che ha tradotto un libro illustrato, sottovalutandone la difficoltà, scrive:
Beim ersten Durchgang habe ich mich sehr an das italienische Original gehalten, um ja keine Struktur zu verlieren, die vielleicht bewusst gewählt ist oder von besonderer Bedeutung. Ich habe versucht, so nah wie möglich am Italienischen zu bleiben, wie es das Deutsche mir erlaubte. Im Mentorat haben wir meine Übersetzung dann aufgelockert. Unsere Mentorin hat immer wieder angemerkt, dass Wortdopplungen nicht besonders schön sind. Natürlich arbeitet «Il buon viaggio» aufgrund seines Gedichtstils mit vielen Anaphern, aber einige davon konnten wir ersetzen oder leicht verändern, sodass es nicht zu großen Blöcken von Dopplungen kommt. Wieder hatte ich einige Grammatikfehler wie falsch übersetzte Zeitformen, die auch direkt korrigiert wurden.
Un’altra, invece, alle prese con quello che le parole evocano, scrive:
Sehr uneinig waren wir uns bei dem Wort Selektion. Während meine erste Assoziation die Evolutionstheorie Darwins war, verband Ulrike das Wort direkt mit dem Nationalsozialismus und dessen Aneignung der darwinschen Theorie. Wir diskutierten lange und ersetzten das Wort am Ende durch Auslese, um einen Teil der darwinschen Assoziation zu wahren, ohne die Assoziation mit dem Nationalsozialismus zu provozieren.
Il piacere di leggere questi portfolio è stato per noi docenti vedere come la competenza traduttiva sia cresciuta esponenzialmente nel giro di alcuni mesi, e abbia permesso alle studentesse e agli studenti del progetto di rivedere il loro modo di leggere un testo: hanno imparato a scandagliare le frasi e i singoli elementi con maggiore attenzione, a cercare soluzioni traduttive esatte e allo stesso tempo gradevoli per il lettore, sono stati sensibilizzati ad un uso cosciente e preciso della propria lingua madre (cosa che viene sempre data per scontata). Una parola non vale l’altra!
Il lavoro linguistico vero e proprio è stato accompagnato da una riflessione sull’utenza: chi legge un libro, quali preconoscenze è giusto supporre e quali no, nel concreto: come traduco la parola salumeria se in Germania un tale negozio neanche esiste? Si tratta ovviamente di riflessioni iniziali: il lavoro di traduzione è molto più complesso, e molto lungo è il cammino per acquisire una competenza traduttiva. Molto probabilmente è un cammino ad ostacoli che non si conclude mai veramente – anche questo aspetto è stato evidenziato dalle mentori in fase di revisione: il lavoro di ricerca che sta dietro a quello di traduzione è sempre necessario e sempre faticoso, per una principiante così come per un’esperta (e si tratta di un lavoro quasi mai retribuito onestamente).
Per completare l’impresa, le lettrici di italiano, spagnolo e ungherese hanno tradotto insieme una testimonianza tratta dal testo Als wir die Maikäfer waren, una raccolta di racconti-testimonanze di ebrei ungheresi sopravvissuti all’Olocausto curata da Christoph Heubner1 . È stato scelto il racconto che dà il titolo alla raccolta: la storia della piccola Eva che imparando a nuotare, riesce a sfuggire ai suoi aguzzini, e dopo aver nuotato diverse ore nel Danubio gelato, approda alla salvezza, ai suoi cari, alla vita. Con questa traduzione abbiamo voluto rendere un omaggio alle vittime dell’Olocausto e allo stesso tempo mostrare come la traduzione sia anche la possibilità di perpetuare la memoria della Storia e delle storie individuali che andrebbero altrimenti perdute.2
Il progetto, conclusosi nel settembre del 2023, ha coinvolto una ventina di studentesse e studenti, si è aggiudicato il premio per «Innovative Lehr- und Lernkonzepte: Innovation plus» (2022) ed è stato quindi interamente finanziato dal Kultusministerium della Bassa Sassonia con la somma di 50.000 euro. Oltre al Lettorato di Italiano e a quello di Spagnolo che hanno lavorato al progetto fin dall’inizio, abbiamo potuto finanziare un posto al 50% di Wissenschaftlicher Mitarbeiter (Manuel Möll, assistente di Letteratura Italiana presso la cattedra Prof. Franziska Meier), un posto di assistente studentesca (Lea Kaast, studentessa della Specialistica in Francese, Spagnolo e Portoghese) nonché tutti i costi relativi alle numerose conferenze organizzate. Nei semestri coinvolti, le lettrici sono state dispensate parzialmente dall’insegnamento per potersi dedicare a tempo pieno al progetto FLÜstern.3
Un’ultima considerazione e un invito a tutte le colleghe e tutti i colleghi che vogliano sfruttare questi finanziamenti per allestire progetti didattici: la realizzazione di FLÜstern è stata faticosa e non sempre prevedibile, ma i risultati raggiunti sono per noi motivo di orgoglio.
Gli studenti hanno appreso molto e noi con loro.
Qui di seguito il link del Ministero:
https://www.mwk.niedersachsen.de/ausschreibungen/innovative-lehr-und-lernkonzepte-innovation-plus-186759.html
Qui di seguito il link che vi porta al progetto:
https://fluestern.uni-goettingen.de
oppure ai testi scelti e tradotti dall’italiano:
https://fluestern.uni-goettingen.de/italienisch/